ADIR - L'altro diritto

ISSN 1827-0565

La funzione dell'OPG
Aspetti normativi e sociologici

Giulia Melani, 2014

Introduzione

Capitolo I. Il manicomio giudiziario: l'origine della nuova istituzione

  1. L'invenzione del manicomio criminale negli anni '70 del XIX secolo: la soluzione al nuovo problema dei rei folli e dei folli rei
    1.1.
    Il dibattito giuspenalisitico tardo ottocentesco: Scuola Classica e Scuola Positiva
    1.2.
    Dal meccanismo classico della «porta girevole» alla nuova categoria del pazzo criminale
    1.3.
    I manicomi criminali nel panorama internazionale del XIX secolo
    1.4.
    Il contesto normativo italiano: il codice penale sardo del 1859 e la mancanza di una legge unitaria in materia manicomiale
    1.5.
    Le ragioni dei sostenitori del manicomio criminale: custodire i pericolosi, curare i folli, liberare le carceri dai soggetti più difficili
  2. L'istituzione dei manicomi giudiziari in Italia
    2.1.
    L'apertura delle prime strutture psichiatrico-giudiziarie come istituti di pena speciali
    2.2.
    I mutamenti normativi
    2.2.1.
    Il Codice penale Zanardelli del 1889
    2.2.2.
    Il regolamento generale delle carceri
    2.3.
    Le critiche ai manicomi giudiziari da parte degli esponenti della Scuola Positiva
  3. I manicomi giudiziari all'inizio del XX secolo
    3.1.
    La legge manicomiale del 1904
    3.2.
    Il tentativo di uniformare il diritto penale ai principi della Scuola positiva: il progetto Ferri
  4. I manicomi giudiziari come misura di sicurezza: il Codice Rocco del 1930
    4.1.
    I presupposti teorici: La Terza Scuola o Scuola Tecnico-giuridica
    4.1.1.
    Il compromesso tra Scuola Classica e Scuola positiva: il doppio binario
    4.2.
    La normativa del Codice Rocco
    4.2.1.
    L'imputabilità
    4.2.2.
    Le misure di sicurezza
    4.2.2.1.
    I principi: legalità e successione nel tempo
    4.2.2.2.
    I presupposti per l'applicazione delle misure di sicurezza: la commissione del reato e la pericolosità sociale
    4.2.2.3.
    La pericolosità sociale presunta
    4.2.2.4.
    Le misure di sicurezza: tipologie
    4.2.2.5.
    La durata delle misure di sicurezza
    4.2.2.6.
    La revoca anticipata
    4.2.3.
    I manicomi giudiziari oltre la misura di sicurezza: le categorie di internati
    4.3.
    Le prime critiche dottrinarie al sistema dualistico

Capitolo II. Manicomio giudiziario e Costituzione repubblicana

  1. L'articolo 25 della Costituzione: costituzionalizzazione del doppio binario?
  2. Le critiche alle misure di sicurezza
    2.1.
    Il dibattito giurisprudenziale in materia di fungibilità
    2.2.
    Critiche al dualismo: le misure di sicurezza sono solo una «frode delle etichette»?
    2.3.
    Stesso contenuto ma minori garanzie: riflessioni sulla legittimità delle misure di sicurezza
    2.4.
    Critiche al manicomio giudiziario
    2.4.1.
    Imputabilità e pericolosità sociale al netto delle incertezza scientifiche: le critiche alla perizia e agli accertamenti diagnostici e prognostici
    2.4.2.
    Manicomio giudiziario e principi costituzionali: il divieto di trattamenti inumani e degradanti e la tutela del diritto fondamentale alla salute
  3. La giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia di manicomio giudiziario negli anni '60 e '70: la legittimità della presunzione di pericolosità sociale

Capitolo III. La riforma del manicomio e la nascita dell'OPG

  1. Manicomi comuni e manicomi giudiziari prima della riforma dell'assistenza psichiatrica: come la funzione di cura ha giustificato la custodia dei folli
    1.1.
    Il quadro normativo dell'assistenza psichiatrica prima della riforma
  2. Verso il cambiamento
    2.1.
    La critica alle istituzioni totali: la teoria di Goffman
    2.2.
    La critica foucaultiana alle istituzioni manicomiali
    2.3.
    I presupposti teorico-pratici: il movimento antipsichiatrico
  3. La riforma dell'assistenza psichiatrica: scissione di cura e custodia
    3.1.
    L'iter di riforma della legge sull'assistenza psichiatrica: dalla legge Mariotti alla legge Basaglia
    3.2.
    La legge n. 180 del 1978
  4. Il manicomio giudiziario negli anni '70
    4.1.
    I grandi scandali: Antonietta Bernardini ed il caso Trivini
    4.2.
    La revoca anticipata: la sentenza n. 110 del 1974 della Corte Costituzionale
    4.2.1.
    L'interpretazione del nuovo potere di revoca: il potere di modifica
    4.3.
    L'introduzione dell'ordinamento penitenziario: dal manicomio giudiziario all'OPG
  5. Gli effetti delle riforme sugli OPG
    5.1.
    Gli effetti dell'introduzione dell'ordinamento penitenziario
    5.1.1.
    Misure alternative e benefici: l'esclusione degli internati
    5.1.2.
    Il trattamento penitenziario
    5.1.2.1.
    Il trattamento penitenziario: il regime «duro»
    5.1.3.
    La contenzione
    5.2.
    Le categorie giuridiche degli internati dopo la riforma del 1975
    5.3.
    Legge n. 180 del 1978 e gli OPG
    5.3.1.
    I punti di connessione tra OP e OPG prima della Legge Basaglia
    5.3.2.
    Effetti indiretti: un potenziamento?
    5.3.3.
    Effetti indiretti: Si può parlare di funzione terapeutica?

Capitolo IV. L'OPG negli anni '80 e '90: il silenzio diffuso e le sentenze della Corte Costituzionale

  1. Le presunzione di pericolosità sociale al vaglio della Corte
    1.1.
    Illegittima la presunzione di persistenza della patologia psichiatrica: la sentenza n. 139 del 1982
    1.1.1.
    Bilanciamento tra cura e custodia nella sentenza n. 139 del 1982
    1.2.
    La presunzione di pericolosità del semi-infermo: sentenza n. 249 del 1983
    1.3.
    La presunzione di pericolosità sociale dopo le sentenze del 1982 e del 1983: la riforma dell'ordinamento penitenziario e il nuovo codice di procedura penale
  2. Niente più OPG per i minori: sentenza n. 324 del 1998
  3. L'OPG da misura unica ad extrema ratio: la sentenza n. 253 del 2003
    3.1.
    La possibilità di applicare altre misure anche in via provvisoria
    3.2.
    Quali misure per il prosciolto folle pericoloso?

Capitolo V. Le proposte di riforma e il "definitivo superamento" degli OPG

  1. Proposte di riforma: le tipologia
    1.1.
    Le proposte abolizioniste
    1.1.1.
    L'opzione della carcerizzazione
    1.1.2.
    L'opzione della medicalizzazione
    1.2.
    Le proposte riformatrici
    1.2.1.
    La questione dell'imputabilità
    1.2.2.
    La questione della pericolosità sociale
    1.2.3.
    La misura di sicurezza
    1.2.4.
    Il progetto Regione Toscana - Emilia Romagna
  2. Gli OPG alle soglie del Duemila
    2.1.
    I luoghi
    Aversa
    Montelupo Fiorentino
    Reggio Emilia
    Napoli Sant'Eframo e Secondigliano
    Barcellona Pozzo di Gotto
    Castiglione delle Stiviere
    Le case di cura e custodia
    2.2.
    Gli internati
    2.3.
    Il trattamento
    2.4.
    La scoperta di un problema: i dimissibili
  3. Verso la sanitarizzazione dell'OPG: la riforma della sanità penitenziaria
    3.1.
    La sanità in carcere: breve storia
    3.1.1.
    Gli effetti della riforma della sanità penitenziaria sugli OPG
  4. Il tentativo di superamento dell'OPG: tra ritardi, proroghe e lievi inversioni di rotta
    4.1.
    La Commissione Marino e le ispezioni negli OPG italiani
    4.2.
    La legge n. 9 del 2012: un termine per il superamento
    4.2.1.
    Le fasi di attuazione della legge n.9 del 2012: un susseguirsi di inadempimenti
    4.2.2.
    Il decreto Balduzzi e i primi aggiustamenti alla riforma
    4.2.3.
    I Programmi regionali
    4.2.4.
    L'ultima proroga per il superamento degli OPG: le modifiche all'impianto originario della riforma
    4.2.5.
    Le modifiche ai programmi regionali
    4.3.
    I nuovi OPG tra pericolosità sociale e sanitarizzazione

Capitolo VI. L'OPG terapeutico e le istituzioni alternative

  1. Dall'OPG "rigido" all'OPG "flessibile"
  2. L'OPG flessibile: l'analisi delle grandezze numeriche
    2.1.
    La revoca anticipata, una possibilità scarsamente applicata
    2.2.
    La valutazione dell'attualità della pericolosità sociale da parte del magistrato di sorveglianza
    2.3.
    OPG e alternative: un bilancio
    2.3.1.
    La libertà vigilata è stata un'alternativa di successo?
    2.3.2.
    L'assegnazione ad una casa di cura e custodia come "alternativa" all'OPG: una nuova «truffa delle etichette»
    2.3.3.
    Alternative all'OPG: effetto net-widening?
  3. Il futuro degli OPG
    3.1.
    Misura di sicurezza del ricovero in OPG: extrema ratio
    3.2.
    Contro gli ergastoli bianchi un limite alla durata massima della misura di sicurezza
    3.3.
    Nelle istituzioni a gestione terapeutica sarà vigente il regime penitenziario?
    3.4.
    Come il reale superamento degli OPG passa per il potenziamento dei servizi psichiatrici territoriali e la presa in carico dei pazienti psichiatrico giudiziari

Conclusioni

Bibliografia