ADIR - L'altro diritto

La ludoteca multiculturale nell'I.P.M. di Firenze

Sara Plebani (*), 2006

Il progetto ludoteca multiculturale è nato da una riflessione su come si potessero creare momenti di socializzazione fra i minori per superare contrasti interculturali dovuti spesso alle diverse appartenenze nazionali dei ragazzi presenti in Istituto. I minori detenuti sono infatti per l'80% circa stranieri, in prevalenza maghrebini e provenienti dall'Europa dell'Est (Romania, Polonia, Albania) e spesso vi sono anche giovani rom e minori provenienti dal Sud Italia. Una percentuale rilevante di minori reclusi ha problemi di tossicodipendenza (hashish, cocaina, anfetamine, alcool, eroina, etc.).

Per questo motivo, difficilmente in un istituto penale minorile nascono rapporti basati sulla fiducia, sul rispetto e sull'amicizia e, pensando ad un'attività che fosse in grado di creare questo clima, è nata l'idea della ludoteca multiculturale, un progetto che potesse offrirsi come un servizio a disposizione della struttura penitenziaria e degli stessi ragazzi, orientato alla valorizzazione e allo sviluppo sociale e culturale dei minori presenti. Attenti al pluralismo delle forme di vita e delle espressioni culturali, ci siamo mossi nella direzione di una pedagogia articolata attorno ai principi dell'eguaglianza e dell'emancipazione, della nonviolenza e della differenza.

L'idea iniziale è stata di mettere a disposizione dei minori un luogo stimolante e un ambiente familiare, costruito a misura dei ragazzi, dove essi potessero svolgere attività educative e ricreative, artistico-manuali e artistico-espressive. Abbiamo inoltre pensato di proporre attività propriamente educative, mirando a qualificare l'ambiente come luogo di apprendimento.

La struttura penitenziaria ha messo a nostra disposizione un locale fornito di armadietti, di due tavoli e di alcune sedie all'interno del quale la nostra Associazione lavora con i ragazzi. I volontari hanno provveduto di volta in volta a adornare la stanza con disegni, festoni e addobbi realizzati assieme ai minori.

Attualmente, stiamo predisponendo una piccola biblioteca multietnica che speriamo possa essere gestita dagli stessi ragazzi per mettere a loro disposizione libri sia in lingua italiana che in lingua straniera (arabo, albanese, rumeno, cinese, polacco, etc.).

In questo quadro è stato attivato un corso di catalogazione diretto dalla Dott.ssa Lucilla Conigliello, direttrice del polo bibliotecario universitario di Novoli. L'idea che accompagna questo corso è che, una volta appreso il metodo di archiviazione da parte dei ragazzi, sarà loro compito di formare e insegnare ai loro pari secondo il metodo detto "peer education", una formazione continua capace di far sentire i ragazzi, protagonisti e portatori del loro sapere. Il direttore, Fiorenzo Cerruto, ha pensato di concedere una stanza munita di scaffali per la collocazione dei libri e ci ha messo a disposizione alcuni libri già presenti in Istituto ma non ancora a disposizione dei ragazzi.

Nel quadro del progetto ludoteca, al momento, oltre al corso di catalogazione, sono presenti un corso di informatica, uno di educazione civica, un cineforum e un laboratorio propriamente ludico.

Il corso di educazione civica è diretto da una delle nostre volontarie, Albana Dedja. Gli educatori dell'Istituto, in particolare il Dott. Pecchioli insieme agli insegnanti, ha proposto alla nostra Associazione di scrivere un progetto che potesse integrarsi ai corsi già esistenti in I.P.M., di scuola media. Considerato il fatto che volontari de L'altro diritto avevano gestito nell'anno precedente un laboratorio di lettura e discussione degli articoli della Costituzione Italiana, si è pensato di ampliare e strutturare più significativamente questa esperienza. Abbiamo pensato di presentare un corso di educazione civica che avesse come scopo l'insegnamento di una "Cultura della legalità", ovvero di "giocare" sulla ricostruzione delle regole: nella società, nelle istituzioni, nell'economia, nell'informazione. Questo progetto è caratterizzato dai concetti complementari di legalità e cittadinanza individuati dalla Costituzione. Educazione alla legalità ed alla cittadinanza non devono essere considerate come un semplice invito al rispetto formale delle leggi, ma come ricerche di comprensione e condivisione dello spirito che, nella Carta Costituzionale, individua il "cittadino" come protagonista delle proprie scelte attraverso la partecipazione alla vita democratica. Stimolare ad essere coscienti dei propri atti contribuisce alla crescita degli individui sia come persone che come cittadini.

La ludoteca, è un vero e proprio laboratorio di gioco centrato sulla percezione di sé, sul rispetto degli altri, sulla fiducia e sull'autostima. Il laboratorio, che si tiene il lunedì pomeriggio, è indirizzato a circa otto ragazzi. In un primo momento sono stati proposti giochi di conoscenza che hanno come finalità quella di creare una maggiore coesione nel gruppo per la socializzazione, il confronto e la creazione di un gruppo.

E' stata costruita nel locale una cassetta atta a raccogliere impressioni, suggerimenti, opinioni e consigli di ciascun ragazzo che partecipa alle attività. E' stato poi deciso di non proporre attività che possano in qualche modo rievocare momenti di vissuto trascorso, per non correre il rischio di toccare argomenti traumatici di vissuto personale. I giochi proposti sono stati pertanto di accoglienza, per il momento dell'incontro, il primo contatto; di conoscenza e socializzazione: per la conoscenza, il confronto e la creazione di un gruppo; cooperativi: che insegnano l'importanza di collaborare per uno stesso scopo e stimolano alla risoluzione non violenta degli eventuali conflitti; "competitivi": che implicano lo sviluppo della padronanza di sé, da cui deriva l'autostima; di fiducia: che si basano sull'affidarsi vicendevolmente. Gli strumenti utilizzati per raggiungere gli obiettivi sono: il gioco, la scrittura, il disegno e i colori, la musica. Una giornata tipo di lavoro prevede tre momenti diversi:

  • lavoro individuale e/o di coppia
  • rilassamento e pausa
  • lavoro di gruppo

L'idea è anche quella di costruire assieme ai ragazzi dei percorsi creativi (cartelloni, disegni, etc.) che aiutino a percepire la stanza in cui svolgiamo l'attività, come un luogo a loro misura, coinvolgendo i ragazzi nella riflessione su ciò che si aspettano dal laboratorio e su quello che vorrebbero fare. Con l'arrivo della bella stagione cercheremo di sviluppare anche giochi da fare all'aperto, nel cortile dell'Istituto.

Il cineforum è un laboratorio aperto, indirizzato a tutti i minori detenuti nel quale vengono visionati e discussi una serie di film. I film proposti, vengono discussi con i minori, al fine di stimolare una visione critica su specifici temi sociali. Oltre alla visione e alla discussione del film, i volontari introducono le trame dei film, con eventuali richiami nei passaggi narrativamente difficili e, a visione avvenuta, coinvolgono i minori nel riepilogo della trama del film. Ai ragazzi sono poi sottoposte una serie di domande al fine di impostare la discussione, ad esempio: caratteristiche positive e negative, dei personaggi, valutazione in termini di giusto/ingiusto sui comportamenti dei personaggi, etc.

Il laboratorio di informatica è stato invece gestito dalla Dott.ssa Paola Mazzanti e dal Dottor Stefano Pietropaoli, esperti di informatica, che hanno lavorato assieme a ragazzi sulla redazione e stampa di programmi in word e excel. Attualmente il laboratorio si coordina con il corso di catalogazione avvalendosi del programma excel per l'archiviazione. I ragazzi stanno lavorando attorno ad un'idea proposta del Direttore Cerruto, per l'elaborazione di un sito internet dell'Istituto. Al momento i ragazzi hanno realizzato alcune pagine in formato html.

L'Associazione è inoltre presente il mercoledì pomeriggio per un momento di attività libera con i ragazzi, allo scopo di conoscerli, di farci conoscere e di capirli meglio. Tutti i laboratori e le attività si configurano come momenti in cui sperimentare la vita di gruppo, dove le regole scaturiscono da una collaborazione basata sulla risoluzione pacifica dei conflitti e sulla cooperazione ed i ragazzi che partecipano al progetto sono sempre accolti con l'idea che chiunque e' portatore di pensiero, di esperienze e di idee che possono arricchire gli altri.

In conclusione possiamo dire che siamo soddisfatti dei risultati raggiunti ma, nonostante i risultati ottenuti, dobbiamo evidenziare che, mentre l'Istituto ha favorito lo sviluppo e la conduzione di tutte le attività proposte, alcune difficoltà sono state evidenziate circa l'utilizzo permanente di un locale come ludoteca-biblioteca in assenza dei volontari de L'altro diritto.

La difficoltà maggiore è quella di consentire ai minori detenuti la gestione diretta del materiale e del locale per le modalità organizzative del carcere e per la necessaria presenza di agenti penitenziari durante lo svolgimento dell'attività all'interno. Ci sono poi le ovvie difficoltà che si incontrano operando in carcere, un luogo in cui la funzione punitiva resta purtroppo prevalente e dove spesso gli iter giudiziari dei ragazzi non consentono di completare il lavoro avviato assieme. La cosa che ci ha reso felici è vedere come alcuni ragazzi, una volta usciti dal carcere, ci continuano a scrivere ringraziandoci per il lavoro che abbiamo fatto assieme. Speriamo di poter consolidare la nostra attività e ci impegneremo per tentare di non lasciare soli i ragazzi una volta usciti dal circuito penale, aiutandoli, per quanto possibile, a reinserirsi nella vita normale.

*. Coordinatrice del progetto Ludoteca Multiculturale presso l'Istituto Penale per i Minorenni di Firenze.