ADIR - L'altro diritto

Un piccolo intervento di formazione per l'allestimento della biblioteca

Lucilla Conigliello (*), 2006

Come bibliotecaria del Polo universitario delle scienze sociali sono stata naturalmente coinvolta nel Progetto di ludoteca multiculturale sviluppato presso l'Istituto Penale per i Minorenni di Firenze. Con L'altro diritto già avevamo collaborato avviando un'esperienza di inserimento lavorativo di detenuti semiliberi nella Biblioteca di scienze sociali a Novoli, ed è stato con piacere che ho accolto l'idea di sviluppare un piccolissimo intervento presso l'Istituto minorile.

I finanziamenti accordati al progetto per l'allestimento della ludoteca multiculturale avevano consentito di acquistare un piccolo nucleo di libri che ho trovato al mio arrivo, in massima parte di letteratura, soprattutto fiabe e poesie delle varie culture, alcune in lingua originale.

Mi è stato chiesto di immaginare come allestire una piccola biblioteca all'interno della ludoteca, fornendo al contempo ai ragazzi nozioni di base di catalogazione perché essi potessero provvedere in autonomia al trattamento dei volumi.

Abbiamo dunque pensato ad un criterio di organizzazione dei materiali e di collocazione molto semplice, che individuasse i diversi nuclei (letteratura, scienze, dizionari di lingua) con l'attribuzione poi di un numero di sequenza a correre, per consentire di sistemare i volumi sulle librerie già presenti nei locali della ludoteca.

I ragazzi già erano stati formati all'uso di alcuni dei programmi del pacchetto Office, e per la catalogazione dei volumi abbiamo dunque impostato un semplice file excel. I campi del record prevedevano la rilevazione dei dati relativi ad autore, titolo, pubblicazione (editore ed anno di edizione), ISBN, e la possibilità di gestire anche i prestiti, attraverso il nome del prestatore e le date di consegna e restituzione.

L'idea era infatti quella di coinvolgere i ragazzi nella catalogazione dei volumi per poi legarli all'idea del libro e della biblioteca, da frequentare e gestire come cosa loro, con un auspicabile e progressivo appropriamento di ruoli, come lettori e bibliotecari.

E' stata un'emozione inaspettata vedere i libri in mano ai ragazzi, e osservare la novità e l'imbarazzo di questo incontro. Pensavo alle norme di catalogazione e ho capito quanto già fosse importante questo incerto approccio al libro, oggetto sconosciuto, aperto e osservato come cosa, ancora prima che catalogato e immaginato per la dimensione di lettura.

E' stata già una scoperta l'individuazione del titolo e dell'autore, dell'editore e dell'anno, rilevati dal frontespizio o dal suo verso.

Si è spesso rivelata impegnativa la stessa trascrizione dei dati, per gli stranieri meno alfabetizzati; mentre è stata una gioia vedere ad esempio la soddisfazione dei magrebini intenti a leggere e a trascrivere in alfabeto latino i titoli delle pubblicazioni in lingua araba.

I ragazzi hanno appreso velocemente e hanno provveduto alla catalogazione sommaria dei volumi, e alla preparazione dei cartellini con le collocazioni.

Concluso il lavoro di catalogazione dei volumi della ludoteca i ragazzi potranno trattare un nucleo di libri della biblioteca dell'Istituto, un ambiente anch'esso da ripensare e da riallestire.

*. Università di Firenze - Direttore della Biblioteca di Scienze Sociali.