ADIR - L'altro diritto

ISSN 1827-0565

Appendice

Silvia Ubaldi, 1997

Non ho voluto appesantire il testo con eccessive e prolungate citazioni dei documenti da me rilevati nella parte empirica della ricerca. Ritengo tuttavia utile e scientificamente più corretto allegare il testo integrale delle lettere almeno di un caso (si tratta del primo caso di "di suicidio/castigo" relativo al detenuto R.G.) che mi è sembrato particolarmente significativo, per consentire una lettura più diretta e non contaminatada interpretazioni di alcun tipo.

Caro Sebi devi capire bene che stanno facendo di tutto per allontanarti da me sia a te che a Letizia. Vi voglio confessare un'altra cosa, so bene che senza di Voi e della Mamma, io non posso vivere, ma le persone con cui vivete mi hanno accorciato ancora di più la vita, io spero che un giorno comprenderete ciò che vostro padre ha scritto per Voi.

Solo così potete sapere la verità della nostra lontananza.

Vi chiedo tantissimo perdono della disgrazia fra me e la Mamma, Io Vi voglio Sempre bene e anche la Mamma Vi vorrà sempre bene. Ma la persona che io posso odiare, è quella che Quella mattina si trovava in casa a consigliare la mamma e poterla mettere Contro di me. Ho amato tutti voi più di me stesso. Voi potete capirmi che con tutto quello che è successo io so bene che me lo avete perdonato.

Sappiate una cosa che io desidero stare affianco alla mamma Come desiderava anche lei, ma una cosa non si poteva immaginare che potesse finire così Tragicamente. Ho cercato in tutti i modi di non fare mancare niente in casa e non Vi è mai mancato niente sia di affetto che di altro, se non dovete perdonare Quello che è successo, non dovete perdonarlo alla persona che la zia Filomena già Sa e Tutti sanno e non Ve lo possono nascondere.

Ma vi dico anche Questo, che la miglior vendetta è il perdono, che c'è Dio che ci pensa e Dio può sapere il male che ci à fatto alla nostra Casa.

Forse è la Mamma che mi ha dato Tanto coraggio di poter sopravvivere ancora, che faccia (in modo tale che adesso sono in grado di scrivere) di poter scrivere Tutto ciò che io sto scrivendo, e Sappiate che Tutto ciò che mi è riuscito a fare. Qui l'ho fatto per avere un ricordo di me e della mamma.

Ti ricordo tutto Questo per non dimenticarci né tu né Letizia. Perché quando sarete Grandi non ci dimentichiate e spero che anche Luciano non dimentichi quello che ho fatto per loro. Devono capire il bene che gli ò voluto e tutto quello che ho fatto per Tutti, ma come sapete io dovevo andare Via insieme alla Mamma perché quello che ho fatto l'ho dedicato tutto alla Mamma. Perché il bene che ci voglio è immenso e così Vi voglio sempre bene anche a Tutti Voi.

R.G.

Prato 13/3/93

Sebino e Letizia miei Cari innocenti e della Mamma, io Quello che mi posso raccomandare a Voi di crescere per bene Come io e la Mamma abbiamo sempre desiderato, ma pultroppo Questo desiderio ce l'hanno Tolto ma spero Tanto che siate fieri di noi Genitori sfortunati. Come noi siamo stati fieri di Voi Tutti. Sebino quando leggi questa mia scrittura Ti prego di non piangere e di non far piangere neanche a Letizia, perché sennò io e la Mamma Soffriamo di più di quando abbiamo sofferto e dovete avere Coraggio, Come ha avuto il Vostro babbo e la Mamma.

Sebino quello che un padre può raccomandare ai figli è quello di non fare permettere a nessuno di Togliervi il mio cognome cioè quello che Voi portate dalla nascita Tu e Letizia, e Ti prego Sebino, quello che desidero io è che un giorno hai la fortuna di sposarti, Quando sarai Grande il desiderio mio e della Mamma è quello che quando ti vengono dei bambini di dare il nome mio e della mamma. Solo così potrà andare avanti l'eredità del padre e della Mamma, quelle persone Sfortunate che non vi hanno potuto Crescere, ma Tu Sebi e Letizia siete abbastanza intelligenti di poter Capire il Vero nome del babbo e della Mamma e sono Sicuro che lo porterete avanti per sempre Questo nome che a noi Ci è stato impedito dalla sfortuna che abbiamo Avuto nella nostra Vita, ma spero tanto che a Voi si ricambi in Fortuna e ve lo auguro con Tutto il Cuore, io e la Mamma e Sarete sempre nei nostri Cuori.

Babbo e Mamma. R.G.

Sebino e Letizia oggi 20 Marzo 1993.

Per me a vedervi è stato Molto bello ma potete immaginare in quel momento cosa c'era nel mio cuore e ho capito anche a te Cosa c'era nel come Soffrivi dentro di Te, ma io per questo ho sofferto e pianto Tanto, perché in quel momento Vi ho abbracciati e baciati per me e per la Mamma che in quel momento guardavo Voi e pensavo la Mamma, io maledico quel giorno che chi ci ha messo Questa mano contro la nostra famiglia deve fare lacrime di Sangue, io gli posso augurare solo questo per il bene di tutta la famiglia.

Letizia questo che il tuo babbo scrive Tu ancora sei troppo piccola e non puoi Capire, ma un giorno Capirai perché ci sarà Sebi a ricordarti chi sono i Veri Genitori tuoi e di Sebi, in questo giorno ho patito Tanto come ho patito per nove mesi che sono lontano da Voi, io e la Mamma, ma spero con grande gioia che un giorno Vi ricorderete di noi: io sto scrivendo queste parole per me e per la Mamma, che siete stati la nostra Vita, io maledico quel giorno che chi ci ha messo Questa mano contro la nostra famiglia deve fare lacrime di Sangue, io gli posso augurare solo questo per il bene di tutta la famiglia. Ma pultroppo il destino di Quella mano che si è aggravato Contro la nostra famiglia, io le auguro a questa mano che passi gli stessi guai che ha fatto passare a noi, ora il babbo Termina di scrivere. Con un Caloroso Abbraccio per Te Sebi e per Letizia da parte da Mamma e babbo che sarete sempre nei nostri Cuori, perdonatemi Sebi e Letizia ma il babbo non poteva vivere senza di Voi e della Mamma non piangete perché vado a fare compagnia alla Mamma che Voi sapete bene che ci siamo voluti Tanto bene e questo bene ha voluto che io la raggiungessi.

Io vi Auguro con tutto il Cuore e con tutta la mia Anima che avrete Tutta la fortuna di questa Vita che Vi aspetta in avvenire.

Bacioni Babbo e Mamma

R.G.