ADIR - L'altro diritto

ISSN 1827-0565

Introduzione (*)

Alfredo Gambardella, 2006

L'istituzione delle colone penali agricole e in particolare l'esperienza relativa alle isole dell'Arcipelago Toscano, rappresentano, nella storia delle istituzioni penitenziarie, un esempio significativo di come sia possibile prevedere soluzioni alternative alla pena detentiva scontata nelle carceri, tradizionalmente intese come luoghi chiusi.

Per la sua specifica natura è stato necessario trattare l'argomento da vari punti di vista. Nel primo capitolo è stata ricostruita la genesi storica delle colonie penali con particolare riferimento alla realtà toscana, partendo dalla istituzione nel 1858 dell'"isola-carcere" di Pianosa. Oltre a ciò, ho fatto alcuni riferimenti all'esperienza delle colonie penali italiane d'oltremare, nonché all'istituto del domicilio coatto, che, con le colonie agricole ha in comune il sistema della relegazione insulare (molte isole, in particolare Capraia nell'arcipelago toscano, ospitarono entrambi gli istituti).

Nel secondo capitolo, invece, ho considerato gli aspetti più propriamente politici e giuridici che interessano le colonie penali, riportando, per le varie epoche storiche, la normativa, le discussioni dottrinali, i commenti che gli studiosi facevano sull'istituto. Particolarmente significativo è stato lo studio riguardante la contrapposizione ideologica tra scuola "classica" e scuola "positiva" circa il ruolo che dovevano avere nel sistema punitivo le colonie penali, e le conseguenze da ciò derivate nella formulazione del codice penale "Rocco" del 1931.

Nel terzo capitolo ho esaminato gli aspetti più propriamente sociologici, in particolare il trattamento penitenziario cui erano sottoposti i reclusi all'interno delle colonie, gli orari che dovevano rispettare e il lavoro che dovevano svolgere, soprattutto in relazione al secondo dopoguerra, indicando quindi i motivi che hanno determinato la progressiva chiusura di tale tipologia d'istituto. Inoltre mi sono occupato dell'utilizzo sul finire degli anni Settanta delle colonie penali come istituti di massima sicurezza, con particolare attenzione all'isola dell'Asinara in Sardegna, in quanto ho rilevato alcune affinità tra questo istituto e il regime adottato nella sezione speciale (Agrippa) dell'isola di Pianosa.

Concludendo ho preso in esame l'attuale esperienza di Gorgona dove lo spazio disponibile nel contesto isolano rappresenta una variabile importante per compiere attività che in altre carceri non sono possibili e che sono un elemento fondamentale nella moderna funzione risocializzante del sistema carcerario.

Nell'analisi e nella ricostruzione del dibattito sul tema esaminato è stata fondamentale l'attività di ricerca delle fonti reperibile nell'Archivio di Stato di Firenze, che mi ha permesso di accedere ad antichi regolamenti e carteggi ufficiali del Ministero di Grazia e Giustizia (ora della Giustizia), nonché a testimonianze scritte di funzionari, operatori e detenuti.

*. Da questo lavoro è stato tratto il saggio Le colonie penali nell'arcipelago toscano, Ibiskos Ulivieri, 2009.